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ELSPETH BEARD

Una donna, una moto BMW R60, un viaggio intorno al mondo

  • ELSPETH BEARD: LA DONNA

Anni ottanta, un mondo diverso, una società diversa, una cultura diversa.

Niente cellulari, non esistevano GPS e le cartine non erano affidabili, i confini cambiavano ogni giorno.

Elspeth Beard.

Una donna inglese di soli 23 anni, alta, molto carina, studentessa in architettura.

Elspeth passava le giornate studiando e immaginando paesaggi nuovi.

Lei, Elspeth lo sapeva, c’era un solo rimedio:

Elspeth e la sua BMW R60

VIAGGIARE.

Con i soldi guadagnati lavorando come cameriera comprò una moto: una BMW R60 Boxer e per iniziare esplorò Scozia e Irlanda, giusto per testare la moto.

Si concedeva qualche piccolo viaggio FUORI PORTA.

Elspeth capì ben presto che un weekend non era più sufficiente: La Wanderlust aveva preso il sopravvento.

Allora inizio a pianificare qualcosa di molto più grande: Circumnavigare il Mondo.

Così fù.

Da sola, con la sua BMW R60, iniziò il giro del mondo in solitaria.

Provate ad immaginare, negli anni Ottanta, una donna sola, che se ne va in giro per il mondo e in moto.

“Sembrava un scherzo di cattivo gusto; ma era tutto vero.”

ricordo che per trasferire la moto a New York, ho pagato 175£ e circa 95£ è costato il mio biglietto.

Elspeth

Dalla grande mela puntò in direzione Canada per poi andare in Messico e dirigersi verso Sydney: Australia.

  • IL PRIMO INCIDENTE

a Sydney Elspeth si fermò circa sette mesi.

Era quasi senza soldi, quindi doveva lavorare un pò e decise di farlo in uno studio di architettura e viveva in un garage.

Il viaggio di Elspeth ebbe un’arresto causato da un incidente, la moto si ribaltò e lei ebbe una commozione cerebrale.

Niente di grave infatti dopo circa due settimane ospedale si mise di nuovo in viaggio: fino ad arrivare a Perth.

Da Perth partì alla volta di Indonesia e Singapore e fu proprio in quest’ultimo posto che ebbe un’altro spiacevole inconveniente: Il furto dei documenti compresi i visti per attraversare i vari paesi.

Ma Elspeth non si dette per vinta, in poco tempo sistemo tutta la documentazione e si rimise in viaggio.

  • TAILANDIA E IL SECONDO INCIDENTE

In Tailandia, Elspeth ebbe il secondo incidente un cane sbucò all’improvviso e: si schiantò contro un albero.

Qui fu ospitata dalla famiglia proprietaria dell’albero, e qui sperimentò una vera lezione di comunicazione:

Loro non parlavano una parola di inglese né io il Tailandese, ma comunicammo con il linguaggio dei segni”.

Elspeth Beard
Elspeth Beard, la donna che attraversò il mondo in sella a una BMW R60 BOXER

La moto dopo l’incidente era seriamente danneggiata ma Eslpeth la riparò da sola.

Da qui si mise in viaggio direzione Calcutta e Kathmandu.

Proprio qui Eslpeth incontrò i suoi genitori dopo circa due anni che era in viaggio.

I genitori rimasero molto colpiti per la salute della figlia, infatti era molto dimagrita.

Salute che peggiorò ulteriormente quando fu colpita da epatite galoppante.

Ma lei Elspeth era una donna forte e proseguì ugualmente il suo viaggio.

Nella capitale del Nepal incontrò Robert un olandese anche lui su una BMW R60, diventerà il suo compagno di viaggio.

Dopo un escursione su l’Himalaya i due insieme completarono il giro in India

  • USCITA DALL’INDIA

L’instabilità politica che c’era nel paese fece si che uscire dall’india fosse quasi impossibile.

Le autorità infatti, non avevano previsto nessun lasciapassare che permettesse a chiunque di lasciare l’India.

Erano i giorni dell’operazione Blu Star al Tempio d’Oro e il successivo assassinio di Indira Ghandi.

Elspeth pensò di falsificarne uno e riuscì ad uscire dal paese.

Non avendone visto uno le guardie lo presero per buono e li lasciarono passare.

Passato il Pakistan i due motociclisti incontrarono alcuni problemi in Iran, a quel tempo in guerra contro L’Iraq di Saddam Husein.

In Iran Elspeth non tolse quasi mai il casco, fungeva da Burka.

Raggiunta la Turchia i due si fermarono nel paese, Eslpeth aveva bisogno di riprendere le forze e di sistemare la moto.

Fecero ritorno nel regno unito attraverso la Grecia e la famigerata Autostrada della morte nella ex Jugoslavia

Era una strada asfaltata di due corsie ma con moltissima sporcizia da entrambi i lati. Se due camion tentavano di sorpassarsi dovevano passare all’esterno della carreggiata, con il rischio di scivolare nel fosso. I lati dell’autostrada erano un tappeto di fiori in commemorazione dei viaggiatori che lì avevano perso la vita”.

Elspeth Beard dal suo racconto

In tre anni di viaggio Elspeth aveva percorso 77 mila km e perso più di 24 km.

Al ritorno nel Regno Unito per 30 anni Eslpeth Beard non parlò di quella che fù una vera impresa per il secolo scorso.

Dopo aver fatto pulizia in una scatola ritrovò i sui appunti e decise di scrivere un libro.

Oggi Elspeth Beard va ancora in moto quando può, cresce un figlio da sola, è un’affermata professionista e soprattutto: HA UNA STORIA MOLTO PARTICOLARE DA RACCONTARE.

Ciao! Sono Francesco e questo è il mio blog!
Qui troverai i miei viaggi e le mie esperienze vissute...
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1 commento

  1. Grande… Conosco questa storia, in effetti è una viaggiatrice eccezionale.
    Ottimo articolo, ho proseguito la lettura del tuo blog ed è molto interessante.

    Ciao Francesco

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