Europa TRASNISTRIA

TRASNISTRIA O REPUBBLICA MOLDAVA DI PRIDNESTROVIE

Trasnistria o Repubblica Moldava di Pridnestrovie.

Esiste una striscia di terra sottile, molto sottile incastonata tra la Moldavia e l’Ucraina che ci riporta indietro nel tempo. Addirittura ai tempi dell’Unione Sovietica.

Trasnistria o Pridnestrovie.

Come tutti sappiamo l’Unione Sovietica è caduta nell’ormai lontano 1991.

A scuola tutti abbiamo studiato l’URSS, da come si viveva subito dopo la seconda guerra mondiale, il suo potenziale bellico e nucleare, il suo servizio segreto KGB, passando infine per la guerra fredda.

Dopo la caduta dell’Unione Sovietica tutti gli stati che allora vi appartenevano divennero indipendenti, riacquistando lo status di Stato Sovrano.

Ma se vi dicessi, che al di là del fiume Dnester esiste una nazione di pochi km quadrati dove ancora oggi è presente l’Unione Sovietica?

Voi cosa rispondereste?

Ebbene si, sto parlando della republica indipendente separatista della Trasnistria o Pridnestrovie.

Un “lembo” di terra la si può definire, come già detto di pochi km quadrati, però indipendente.

Infatti la Trasnistria è de Iure una terra che appartiene alla Moldavia de facto è una nazione indipendente.

La Tranistria ha una sua moneta, un suo governo un suo esercito una sua legge.

Ad oggi in Trasnistria sono presenti cira 1500 militari russi, hanno il compito di mantenere la pace.

Ma dalla Trasnistria, precisamente da Tiraspol si può arrivare in Ucraina, infatti Tiraspol dista circa 160 km da Odessa.

Si potrebbe pensare che la Russia, possa attare l’Ucraina proprio dalla Tranistria, ma di fatto ad oggi non ci sono segnali che ciò possa accadere ma solo supposizioni.

Supportata economicamente, energicamente e militarmente dalla Russia, come spesso accade per le repubbliche appartenute all’URSS, è una terra misteriosa e allo stesso tempo affascinante.

In virtù del conflitto Russo Ucraino la farnesina sconsiglia qualsiasi titolo viaggi in Trasnistria.

Iinfatti Tiraspol, come già detto dista da Odessa, ci sono circa 160 km, ma la curiosità di visitare una terra dove ancora oggi si respira quell’aria di mistero era troppa.

Senza pensarci due volte mi imbarco su una Maršrutka, una vera e propria macchina del tempo, e mi dirigo verso la capitale. Tiraspol.

Le Maršrutka, non sono altro che dei mini bus con che normalmente possono contenere 9 persone ma a volte li modificano fino ad arrivare a circa 14 persone, la stazione si trova all’interno del mercato centrale di Chisinau.

Tiraspol.

Capitale della Trasnistria a circa 40 minuti da chisinau.

Ci si arriva attraversando una strada che man mano si percorre e ci si allontana dalla capitale moldava inizia a cambiare vistosamente.

Si ha l’impressione come di ritornare indietro nel tempo.

Prima fermata importante Bender seconda città per importanza dopo la capitale, ma per questioni di tempo non mi fermo e proseguo verso Tiraspol.

Arrivati in al check point, da un lato ci sono i militari moldavi, presidiano ma non fanno nessun controllo, considerano la Trasnistria come parte della Moldavia, dall’altro l’esercito trasnistriano.

Ottengo un visto di circa 8 ore, “sufficienti” per visitare la città, se si vuole pernottare bisogna prensentare una prenotazione di Hotel.

In realtà non sono molte 8 ore per visitare la città, in quanto offre veramente molto.

Per entrare in trasnistria è necessario il passaporto ma non più il visto e si può soggiornare per 90 giorni.

Si arriva da Chisinau, da Bendery-Tiraspol o da Rybnista o Dubossary o dall’Ucraina.

Entrando e uscendo dalla Moldavia non ci sono problemi in quanto come già detto la Trasnistria è all’interno della Repubblica della Moldavia.

Anche uscendo dall’Ucraina non ci sono problemi, però non ricevereste il timbro di uscita sul passaporto, di conseguenza in futuro i Moldavi potrebbero dire che siete usciti illegalmente dalla Moldavia.

Dalla stazione delle Maršrutke mi dirigo incuriosito verso la stazione dei treni, ormai in disuso da molti anni.

La persona che incontro all’esterno, mi fa capire che posso entrare per “curiosare” ma non vuole che faccia ne video ne foto, per evitare problemi ripongo la macchina fotografica nello zainetto.

Stazione dei treni di Tiraspol

E’ pericoloso visitare Tiraspol e la Trasnistria?

A dire il vero io non mi sono mai sentito in pericolo, però è doveroso ricordare il posto che si sta visitando e prendere le dovute precauzioni.

La Trasnistria essendo una repubblica non riconosciuta, non ha un’ambasciata Italiana, rendendo difficile qualsiasi aiuto da parte del governo Italiano in caso di necessità.

Ad ogni checkpoint militare, o nelle vicinanze di caserme militari è severamente vietato filmare.

E’ inoltre vietato filmare nei pressi della sede del KGB di Tiraspol.

Tenete presente che le sim italiane, ma anche quelle moldave in trasnistria non prendono, e per avere una sim del posto bisogna essere muniti di passaporto trasnistriano.

Tiraspol è una città “ferma”, ho girato per il tempo che mi è stato concesso, e si vede molto l’influenza “Sovietica”.

La prima città superato il check point è Bender, che non ho visitato per ragioni di tempo.

Il giusto tempo da dedicare alla Trasnistria sarebbero almeno 2 giorni, motivo in più per ritornare in Moldavia.

Arrivati a Tiraspol ho subito cambiato i soldi al primo supermercato Sheriff che ho trovato.

In Trasnistria Sheriff comanda tutto, formato da due ex agenti del KGB hanno in mano praticamente la Nazione, infatti comandano supermercati, benzinai persino la squadra di calcio.

Dalla stazione dei bus mi dirigo verso il centro città, ti accorgi subito di un traffico ordinato e larghi boulevard dove troneggiano ancora le statue di Lenin.

Nei palazzi si vedono ancora le falci e il martello, simbolo dell’URSS.

Però per gli occhi più attenti, noteranno come le persone si siedono tranquillamente a bere caffè nei bar, usano tablet e cellullari.

E’ vero che i bancomat non sono collegati ai circuiti mastercad e visa, funzionano solamente con le carte agganciate al circuito “Klever”,

ma questo non significa che la Trasnistria sia un “paese” arretrato, ma che ci sia un arretramento “politico”.

Ho avuto modo di comunicare, per quelle poche parole che conosco di Rumeno, con una persona del posto, e mi ha detto che il fatto stesso del descrivere la Trasnistria come un paese ancora “sovietico” non sia altro che una trovata dei reporter e di chi parla di questo paese dare del “misterioso” e attrarre quei pochi turisti che capitano da queste parti.

La trasnistria è sicuramente uno di quei posti che si deve visitare con le giuste attenzioni, ragion per cui mi sono ripromesso di ritornarci e magari alloggare due giorni, per vedere entrambe le principali città..

D’altronde

PROVERBIO ARABO

Ciao! Sono Francesco e questo è il mio blog!
Qui troverai i miei viaggi e le mie esperienze vissute...
Se ti fa piacere lascia un commento.

Articoli consigliati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *