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Baku: più di quanto immagini (e ve lo racconto)

Baku, capitale dell’Azerbaijan, paese che insieme all’Armenia e alla Georgia formano il Caucaso, i tre paesi vengo anche chiamati Transcaucasia. Baku: più di quanto immagini ( e ve lo racconto)

L’Azerbijan cosi come l’Armenia e la Georgia, ultimamente hanno visto una crescente affluenza di turisti.

Penso che per visitare questi posti si debba avere una curiosità immensa di scoprire nuove culture e di uscire dalla confort zone.

Paul Morand

Viaggio organizzato completamente in autonomia che mi ha permesso di visitare questo fantastico paese.

Mi è stato chiesto cosa c’è di bello a Baku.

Bello, una parola che ha un significato diverso per ognuno di noi.

Per molti il “bello” di ogni città sono le luci, il mare, i posti illuminati.

Per ogni città che visito è ovvio visitare le attrazioni principali, ogni città ne possiede chi più chi meno.

Quello che a me cattura l’attenzione è la periferia.

Bruce Chatwin

Se vuoi confrontarti con le altre culture devi uscire dalla “città” andare dove la gente vive la vita di “tutti i giorni”: devi andare in periferia

Baku subito dopo il mio rientro l’ho definita una città difficile, ma oggi dopo diversi mesi la considero “complessa”.

Un mix tra moderno e antico, fascino e curiosità che attrae i viaggiatori.

Vale la pena visitarla.

Prima di mettere nero su bianco la mia impressione sulla città, penso sia doveroso ricordare un evento che ha sconvolto un pò il mondo e che il mondo stesso non racconta.

Il governo azero nel settembre 2023 ha attaccato il Nagorno Karabak riducendo alla fame più di centomila persone di etnia Armena costringendoli a fuggire.

Le origini della guerra risalgono a molto tempo addietro, nel link allegato per chi ne abbia voglia può capire le origini della guerra. Guerra_armeno-azera.

Dopo questo doveroso accenno sulla situazione in Nagorno posso esprimere le mie impressioni su questo paese.

Indice

Il viaggio

Per visitare l’Azerbaijan è necessario il visto d’ingresso che si può fare autonomamente on line: immiassist.com

Dopo aver ottenuto il visto d’ngresso, ho prenotato il volo questa volta direttamente con edreams mentre mi sono affidato sempre al mio “amico” booking per prenotare il mio hotel.

Il volo con la Turkish Airlines con scalo a Istanbul complessivamente è durato circa sei ore.

Come spesso mi è capitato negli ultimi viaggi, ho ricevuto da parte di booking una corsa gratuita dall’aeroporto verso l’hotel.

Il Parliament Hotel, in pieno centro storico e a pochi passi dalla piazza centrale è stato veramente confortevole, sono stati un po restii nell’accettare i pagamenti con la carta, preferivano il contante.

La città

Durante il tragitto che mi porta all’hotel, si vede una Baku lussureggiante, palazzi alti strade ben curate.

Dopo una breve esplorazione serale della città, ho notato molti monumenti, chiese, edifici storici, dietro i quali svettano palazzi moderni e grattaceli lussuosi.

Anche le piazze sono piene di locali, dove sedersi e godersi la serata magari davanti un drink.

La città vecchia: Icherisheher

Direi di iniziare proprio da qui l’esplorazione di Baku.

Icherisheher, la città vecchia ma anche la più turistica.

Per chi ama immergersi in antiche vestigia, con vicoli e vie molto caratteristiche, con molti negozi di souvenir e prodotti artigianali.

Perdetevi fra queste vie, esploratele in lungo e in largo vi assicuro che ne rimarrete affascinati.

Declinate da chi si offre per un tuor a piedi.

Fate da soli e con molta calma, sedetevi a bere un buon the.

La Torre della Vergine

Delle antiche mura rimangono visibili alcuni tratti e la doppia porta che serve per entrare nella città vecchia.

Entrando iniziano vari vicoli che vi porteranno alla Torre della Vergine (Giz Galasi).

Sulla Torre ci sono molte leggende, una di queste parla della figlia di Khan di Baku che subiva le avances del padre e chiese proprio a lui di costruire una torre al completamento si sarebbe concessa.

Quando la torre fu completa la giovane sali in cima e si buttò giù.

La torre per la posizione in cui è stata costruita, si pensa potesse avere anche una funzione astronomica.

Flame Towers

Le Flame Towers, sono tre grattacieli a punta ricoperti di led.

Dal pomeriggio fino alla mezzanotte, si illuminano danto vita a un gioco di colori bellissimo.

Direi anche un pò tamarro.

Vicino alle torri c’è anche un’austera moschea ancora funzionante, fino ad ora ne ho trovate due, ma a quanto pare ce ne sono altre.

Vicino la moschea c’è anche il cimitero ai caduti della guerra 19/20 Gennaio 1990, più che una guerra fu una vera e propria repressione da parte delle truppe sovietiche.

Per far cessare la repressione dell’Azerbaijan nei confronti dell’Armenia, l’allora Soviet Gorbacëv inviò più di 20000 soldati.

Ne usci fuori che molti tra civili e militari morirono.

Da li si arriva anche a un punto panoramico dove si può ammirare la città “dall’alto”.

Dal punto panoramico si può ammirare Baku dall’alto, si intravede una Baku diversa che spazia dal moderno al vecchio.

Con il suo lungomare che vince a testa bassa sul resto della città.

Movimentato in questo periodo è strapieno in estate, un pò come avviene anche dalle nostre parti.

E’ un pò il centro della movida cittadina.

Vista dal lungo mare

Sul lungo mare si può ammirare una creazione in miniatura di Venezia, la Mini Venice, una riproduzione della nostra città di Venezia, e in cui si può fare un giretto in “gondola”, direi molto apprezzata

Sempre sul lungo mare si può ammirare il museo dei tappeti.

Visibilissimo, edificio a forma di tappeto, all’interno si trovano tappeti di vari generei e arazzi di artisti contemporaneti e non azeri.

Il cuore pulsante della città: Nizami Street

Il cuore della città, il luogo in cui la gente si riversa la sera, tra locali e negozi al di là del lungo mare si arriva a Nizami Street.

Il punto di ritrovo di migliaia di giovani e non, posto in cui trascorrere le serate, soprattutto le serate estive.

Da Nizami Street percorrendo qualche vicolo si arriva alla periferia della città.

Dove la gente comune vive, dove “vive” la routine giornaliera di ciascuna persona, dove si confrontano realtà diverse.

Dove si passa da palazzi alti, dai grattacieli a piccole abitazioni talvolta anche fatiscenti.

Quando cammini la gente che non ti ha mai visto accenna un saluto, tu che fai timidamente rispondi.

Quando si mette piede in periferia si è costretti ad aprire la mente a cambiare modo di ragionare e di vedere le cose e le persone.

Sicuramente è bello vedere i grandi palazzi, danno l’aggettivo di “bello” a ogni posto, ma quando si è a contatto con la gente comune noi come li vediamo?

SALMAN RUSHDIE

Yanar Dag e Ateshgah (il Tempio di Fuoco)

Non poteva mancare un’escursione, in ogni viaggio che si fa vale la pena anche vedere i posti limitrofi.

Yanar Dag, la montagna che brucia, un po fuori città a circa 25 km da baku si trova una montagna che brucia incessantemente dagli anni cinquanta.

La fiamma alimentata dal gas naturale che fuorisce dal lato della collinetta, ha fatto si che trasformasse questa montagna in una vera e propria attrazione turistica.

Da Yanar Dag mi sono spostato vero l’ Ateshgag il tempio di fuoco.

Arrivarci è stato facile da Yanar Dag fino al centro del villaggio mi sono spostato con i pulman locali, vecchi sembra di ritornare indietro di almeno cinquant’anni e poi a piedi attraverso i villaggi dove anche se ci troviamo sempre a Baku sembra che il tempo si sia fermato.

Il tempio di fuoco o Ateshagag un tempo luogo filosofico, si trova in un sobborgo di Baku a Surakhani.

Anche qui all’interno del tempio si può vedere una fiamma sempre accesa, qui perchè il petrolio trasuda in modo naturale dal terreno tenendo di conseguenza il fuoco sempre acceso come a Yanar Dag.

Il mio racconto di Baku si potrebbe chiudere qui.

Il conclusione Baku la considero a tratti sorprendente: un contraso tra il moderno e l’antico, una città con un passato glorioso e un futuro in continuo movimento.

La città vecchia con i suoi vicoli, le Flame Towers simbolo della città, il lungomare, e tanto altro ancora, sicuramente mi hanno dato motivo di dire “arrivederci” e non addio.

Sono sicuramente motivi per ritornare con la consapevolezza di ritrovare una città che ha molto da offrire e che sicuramente troverò molto cambiata.

A te che leggerai questo articolo ti invito a darmi dei suggerimenti se hai già visitato questa città a correggermi se ho scritto qualcosa di sbagliato.

Cosa cambieresti di questo itinerario?

NICHOLAS SPARKS
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