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Yerevan: il cuore rosa dell’Armenia

Le Cascade, il monumento cruciale della Città, il monumento TOP di Yerevan: il cuore rosa dell'Armenia

Yerevan: il cuore rosa dell’Armenia

Come Arrivare:

Non ben collegata dall’Italia, con un volo a dir poco economico operato dalla Wizzair ho raggiunto Yerevan dopo circa 6 ore di volo partendo da Milano Malpensa.

Cosi ho messo piede per la mia prima volta in Caucaso.

Il primo impatto sulla città e dove alloggiare

Yerevan, capitale dell’Armenia, il cuore rosa dell’Armenia direi.

Paese non ancora molto turistico, per cui consiglio vivamente a chi volesse visitare questo paese di farvi tappa almeno una volta.

All’aeroporto di Yerevan c’era ad aspettarmi un driver mandato da booking che in meno di 10 minuti mi porta al mio hotel il goodhotelyerevan.com situato proprio in centro città.

Durante il viaggio verso il mio Hotel, ho avuto un impatto a pelle molto positivo, alla fine le mie aspettative sono state ben retribuite.

D’altronte:

Una città tra storia antica, leggenda e presente.

Si racconta che Yerevan sia stata fondata da un discendente di Noe che si stabilì ai piedi del monte Ararat.

Yerevan è una città rilassata e tranquilla e si gira comodamente a piedi, dispone anche di una metro con una sola linea.

L’Armenia non è una meta che propongono le agenzie di viaggi, ma vale la pena visitare, cosi come tutto il Caucaso.

La prima volta nel Caucaso per me è stata nel 2023 precisamente a febbraio, nello stesso anno a settembre il governo Azero ha ridotto alla fame il Nagorno Karabakh costringendo gli abitanti di etnia Armena a fuggire.

Per chi volesse chiarimenti sulla guerra in Nagorno o chi vuole sapere le cause, si può collegare a questo link: https://www.osservatoriodiritti.it/2023/11/15/nagorno-karabakh-guerra-storia/.

La città un po’ piu’ nel dettaglio.

Dopo questo doveroso accenno a quello che è successo di cui se ne parla poco e niente posso riprendere il mio breve racconto sulla città.

Come già detto sopra Yerevan è tranquilla, rilassata con un clima accettabile per il periodo in cui sono andato, a tratti il sole era molto caldo.

Prima di partire ho letto molto sul web sull’Armenia e su Yerevan.

Cercando di ricavare più notizie possibili, dal cibo a cosa vedere a come vivono gli abitanti agli spostamenti e ad eventuali escursioni fuori città.

Quello che mi ha colpito è stato il fatto che in Armenia si può entrare solo

da nord attraverso la Georgia o da sud attraverso l’Iran.

Gli altri punti di accesso via terra sono chiusi per via della guerra Armeno-Azera.

L’Armenia è un paese grande come la Lombardia, senza sbocco sul mare, con una situazione politica disastrosa e un’economia molto arretrata.

C’è da dire che negli ultimi anni avendo avuto una certa stabilità la situazione economia del paese è in netto miglioramento e anche il turismo cerca di farsi strada.

Però ancora oggi come gia detto sopra purtroppo non è una meta che le agenzie propongono.

Però Salam Rushidie disse:

Cosa vedere a Yerevan:

dopo il check in in hotel e una doccia, ho iniziato dal basso per capire come funzionasse la città.

Lungo la via centrale e anche lungo la via adiacente si possono trovare vari locali e negozi dove cenare e passare una piacevole serata.

Indice

Le Cascade o Cascata

Le Cascade, o la Cascata è una lunga scalinata che si trova proprio in centro città, circa 2 km dal mio hotel, iniziata nel 1976 e finita solamente nel 2009.

Sulla cima della scalinata si erge il memoriale del cinquantesimo della Repubblica Socialista Sovietica Armena.

Ricordiamo che l’Aermenia è stata una delle repubbliche dell’URSS.

Iniziata nel 1976 e pensata come monumento al Soviet, la costruzione della scalinata si è interrotta nel 1988 a causa di un terremoto e ripresa successivamente fino al 1991 quando è crollata l’Unione Sovietica.

La scalinata conta 572 gradini, più si sale più si può ammirare dall’alto la città, e si gode di un panorama veramente unico.

La Cascata è sta poi terminata da un imprenditore statunitense di origine Armene Gerard Cafesjian.

All’interno della cascata ci sono delle sale espositive di Arte Moderna di Cafesjian, mentre l’esterno della scalinata presenta delle fontane su più livelli.

Come già detto in cima alla Cascata si erge maestoso il monumento del cinquantesimo.

Il tramonto visto dal Memoriale è la massima espressione sulla città, la esalta in tutta la sua bellezza.

Le Cascade

Madre Armenia

Il panorama più bello sulla città.

Dal memoriale del cinquantesimo si intravede Madre Armenia sovrastare la città, vino agli anni 60 al suo posto c’era un’altra statua di tale grandezza che immortalava un personaggio altrettanto grande dell’epoca: Isif Stalin.

La statua di Stalin fu messa li proprio per simboleggiare la vittoria della seconda guerra mondiale.

Nel 1962, non senza disordini, la statua di Stalin è stata rimossa e al suo posto è stata messa Madre Armenia, scolpita in rame a sovrastare la città.

La statua si trova all’interno del Parco della Vittoria dove si trovano numerosi giochi per bambini e dove la gente si può rilassare, in estate i giochi sono aperti cosi come i localini che si trovano all’interno.

Madre Armenia

Piazza della Repubblica

Sicuramente di stampo sovietico, Piazza della Repubblica racchiude i principali palazzi della città:

il palazzo delle Poste, il Palazzo del Governo, il Palazzo del Ministero degli affari Esteri, il Museo della Storia Armena.

I palazzi costruiti attorno alla piazza hanno mantenuto il materiale di costruzione tipico, il tufo, che gli è valsa il nome di città rossa.

Piazza della Repubblica, dopo le cascate, è sicuramente l’attrazione principale della città.

Nelle vicinanze ci sono anche molti locali che rimangono aperti fino a tardi la sera.

Vernissage Market

Sono convinto che ogni città si identifica in uno dei posti che in molti amano frequentare: il mercato.

Il vernissage market di Yerevan è un grande mercato all’aperto che si tiene ogni fine settimana nei pressi di piazza della Repubblica.

E’ un grande mercato creato da artisti Armeni negli anni 80 e che serviva per esporre le proprie opere d’arte.

Il vernissage è un grande mercato delle pulci dove andare alla ricerca di souvenir classici ma anche artigianali.

Memoriale del Genocidio Armeno.

Sicuramente da visitare.

Ricordare il genocidio dell’impero ottomano è doveroso quanto doveroso è ancora una volta ricordare quello che sta facendo il governo azero nel nagorno.

Il genocidio armeno, Il Grande Male (Metz Yeghem) è avennuto agli inizi del 900, ma solo dopo molti anni gli altri paesi hanno riconosciuto tale atrocità.

Nonostante ciò ancora oggi la Turchia nega.

Il console Italiano Giacomo Corrini nel 1915 ha rilasciato un intervista al messaggiero per denunciare tali crimini.

Il Papa Benedetto XV ha implorato il governo turco scrivendo al sultano per fermare il massacro.

Persino Hitler in procinto di invadere la Polonia nel 1939 chiese chi si ricordasse e parlasse del genocidio Armeno.

Il monumento è sicuramente una tappa da pianificare per chi vuole andare a Yerevan.

Il memoriale si trova poco fuori la città sulla collina delle rondini.

La Stazione dei Treni.

Un’altra tappa sicuramente da prendere in cosiderazione è la stazione dei treni, in ogni viaggio che faccio, la stazione dei treni è sicuramente una delle mete che metto in scaletta.

La prima linea collegava Gyumri, all’epoca Alessandropoli, a Tbilisi in Georgia, ed è stata inaugurata nel 1902, quando l’armenia entro a far parte dell’unione Sovietica, furono costruite altre tratte che collegavano l’Armenia con altre Repubbliche dell’allora URSS.

L’edificio adibito a stazione nella città di Yerevan è stato costruito nel 1956.

Da Yerevan si arriva anche in altre città sia interne che esterne, con collegamenti limitati, infatti se si desidera raggiungere in treno la Georgia, i collegamenti vanno dalla primavera all’autunno.

Ovviamente ci sono mezzi più veloci che percorrono lo stesso tragitto in meno tempo, come il Bus, però se si vuole prendere il treno almeno per salire e viaggiare sulle ferrovie armene preparatevi a percorrere il tragitto in circa 10 ore.

Kond

Il quartiere Kond, il centro storico della città, il cuore di Yerevan, li dov’è nata la città, li dove vive la gente comune, un quartiere all’interno della città dove si respira ancora quell’aria del passato.

Ho girato il Kond in lungo e in largo impiegando molto del mio tempo per vedere e respirare quell’aria che la città non può darti.

Incontrare gente comune che vive la quotidanietà con semplicità e trasparenza fermandomi anche in una piccola bottega per vedere come era all’interno e vedere il cibo comune armeno.

ANATOLE FRANCE

Aeroporto Zvartnots e sito di Zvartnots

L’aeroporto di Yerevan, l’aeroporto di Zvartnots come il nome del sito che si trova nei pressi, dichiarato patrimonio dell’unesco, è molto giovane, costruito negli anni 60 e ristrutturato agli inizi degli anni 70 ha incrementato negli anni il numero di voli sia di linea che commerciali.

Il trasporto di merci infatti dopo l’indipendenza dall’Unione Sovietica è arrivata a superare anche le 100000 tonnellate annue.

Il nome dell’aeroporto arriva dal vicino sito di Zvartnots, dichiarato patrimonio dell’Unesco intorno agli anni 2000.

Zvartnots

Il sito di Zvartnots situato poco fuori la città di Yerevan.

Facilmente raggiungibile con le marsrutka, il sito ospita anche la cattedrale di Zvartnots dichiarata patrimonio dell’Unesco.

La cattedrale non ha avuto una lunga vita, infatti un terremoto l’ha distrutta intorno al 930 ed è rimasto quello che oggi è visibile a noi.

Durante il XX secolo sono stati effettuati degli scavi che hanno portato a nuove scoperte.

E’ sicuramente una tappa fondamentale per chi va a visitare Yerevan, anche la cattedrale racconta la storia di un Paese poco valorizzato ma con un suo fascino.

Anche i trasporti pubblici sono efficenti, non c’è d’aspettarsi dei mezzi pubblici di lusso ma in compenso sono molto efficenti.

Nota negativa, ho trovato solo indicazioni in Armeno, magari in futuro metteranno anche indicazioni in Inglese.

Da Yerevan a Garni in soli 32 km

Come ogni viaggio che si rispetti, almeno quando c’è la possibilità in termini di tempo e di attrazioni da vedere, non poteva mancare un Escursione fuori porta.

Da Yerevan a Garni: in soli 32 km con una marsrutka, o come piace a me chiamarla, “macchina del tempo”.

Garni: un sito archeologico che raccoglie migliaia di visitatori ogni anno ed è situata sulla strada che porta al monastero di Geghard, altra tappa della mia escursione.

Il tempio di garni e l’unico tempio rimasto dopo la cristianizzazione dell’armenia nel IV secolo D.C.

Nelle vicinanze si trova la Valle di Azat, nella valle ci sono delle pietra basaltiche che il tempo ha trasformato totalmente e ora sembrano delle canne d’organo.

Vengono chiamate le sinfonie delle pietre. Indovinate un pò: non le ho viste.

Motivo? sulla valle di Azat mi sono informato poco anzi pochissimo e non sapevo della loro esistenza.

Motivo in più per ritornare in Armenia.

Dal tempio sono salito fino in cima al villaggio dove fanno capolinea le marsrutka, e da li a piedi fino al monastero di Geghard.

Lungo il tragitto rigorosamente a “piedi” le macchine del tempo non arrivano fino al monastero, si ha l’opportunità di ammirare il paesaggio molto suggestivo quando è innevato.

Il monastero invece è un autentica fonte di bellezza, sito dell’Unesco sin dal 2000, il complesso si distingue per l”acustica delle sue sale e per le sue strutture scavate nella roccia.

Yerevan, il cuore rosa dell’Armenia, e l’Armenia stessa hanno avuto un impatto molto positivo.

E’ sicuramente una meta da tenere in considerazione per una “seconda volta” per tanti motivi, per le cose che ho lasciato in sospeso per i posti ancora da visitare, per la cultura e per la città tutta da vivere.

Non mi sono soffermato sul cibo e sui posti dove ho mangiato.

Vi dirò soltanto che l’Armenia ha una buona cucina da provare, per chi come me ama questi posti diventa un motivo in più per visitare questo paese.

Per molti l’Armenia cosi come il Caucaso è e rimarrà un posto da scartare, per mille motivi pero:

Francesco Resca

Ciao! Sono Francesco e questo è il mio blog!
Qui troverai i miei viaggi e le mie esperienze vissute...
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1 commento

  1. Fantastico. Ho letto il tuo articolo concreto e interessante. Mi hai stuzzicato la voglia di visitare l’Armenia

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